Quasi ho terminato il lavoro di rifacimento delle aiuole del giardino della casa parrocchiale. Ridisegnate le aiuole, tracciati i viali e piantati i fiori e gli alberi secondo un semplice progetto. L'occhio è appagato: erba verde, fiori gialli e bianchi due sophore ed un melo ornamentale con una siepe di teneri bossi. Due archi con un profumato gelsomino accolgono il viandante...
Qualcuno potrebbe dire: 'Era il caso...'
Ciascuno deve lasciarsi affascinare dal bello e dal gratuito: questi infatti sono il senso e la meta del vivere. Piantare alberi e fiori infatti è segno e garanzia di un 'futuro' ricco di frutti!
Non solo: è anche manifestazione di responsabilità nel consegnare alle giovani generazioni un patrimonio che devono far crescere e curare. L'albero ed i fiori piantati suppongono semi dai quali hanno preso vita. Questo mi ha fatto pensare al Battesimo, seme deposto da Dio nella libertà dell'individuo che chiede cura perché possa produrre l'efficacia della Grazia che da' la consapevolezza di essere figli di Dio. Questa nuova piantumazione mi richiama poi l'urgenza di non perdere mai la speranza nel futuro, che produrrà abbondanti frutti se oggi seminato con cura.
Così è la nostra vita cristiana che pur tra le vicende della storia già pregusta il futuro dell'eternità che ci attende. Non siamo infatti senza meta, anzi ci attende una luminosa speranza che ha un nome: Gesù.