Settimana scorsa mi trovavo in metropolitana a Milano e mentre il treno sfrecciava nel ventre della città guardavo il volto delle persone che lo affollavano. Volti tristi, preoccupati avvolti nei loro pensieri, volti che fissavano lo schermo del tablet o dello smartphone: a fatica ho scorto volti felici e trasparenti! Il volto è la parte più esposta di noi, la più indifesa, la più rivelatrice.
Spesso facciamo fatica a guardarci in faccia, spesso il nostro sguardo si fissa altrove. L'odio, la paura dell'altro nascono proprio da questa incapacità di guardarci in faccia : scopriremo di essere del tutto simili, segnati dalla stessa impronta umana, fratelli nel dolore e nella gioia.
E' per questo che gli innamorati veri, esaurite le parole, si guardano negli occhi. Il viso è la nostra identità svelata ed è per questo che, quando si è in imbarazzo o in tensione, si cerca di evitare lo sguardo. Nel volto dell'uomo si possono scorgere alcune tracce del volto di Dio. Lo sguardo dice la propria interiorità: gli occhi infatti sono lo specchi dell'anima, la nostra vera identità, nascosta ai molti ma manifesta a chi sa andare oltre l'apparenza...