Un giovane fece questa domanda ad un anziano monaco che viveva nelle grotte del deserto di Giuda: "Ma il deserto, cos'è veramente?".
L'anziano rispose: "Il deserto è il tuo cuore, quando è invaso dalle spine dell'aridità dell'anima e dalla mancanza di compassione, è ricoperto dalle pietre della durezza, e non è in grado di riconoscere la rugiada della Parola di Dio che cade al mattino ed alla sera.
Il deserto è il tuo paese quando quel che è nel cuore duro di uno dei suoi abitanti diventa patrimonio di tutti, e i serpenti dell'orgoglio e dell'avidità lo popolano.
Il deserto è il mondo, quando gli abitanti del tuo paese denunciano la durezza dei paesi vicini o lontani, e si armano per muovere guerra, in nome di una falsa giustizia che è la menzogna del serpente." Ma allora chi si salverà?
"Il deserto è anche luogo dell'assenza di Dio, in cui il Signore ha voluto discendere di persona e abitare e camminare fra le pietre e gli scorpioni, perché tutto si trasformi in giardino..."
Il deserto dunque può diventare giardino!
Con questa speranza nel cuore, inoltriamoci in esso per ascoltare la voce di Colui che in noi, nel tempo, è la Via, la Verità e la Vita.