I ricordi possono suscitare due esperienze diverse: o nostalgia o benedizione. Entrambe hanno radici nel passato, entrambe legate ai ricordi. Ma con frutti ben diversi , anzi opposti!
La nostalgia vive del passato e resta legata ad esso in una forma a volte ossessiva. Si coccola dentro quanto già vissuto, celebra se stessa, non si apre al presente e fatica a pensare al futuro. Indebolisce e sfianca perché il tuo cuore di mamma o di genitore, o di maestro o di consacrata/o... vive di ricordi pesanti che rattristano.
La benedizione vive anch'essa di ricordi, si radica anch'essa nel passato, ma lo supera e dal passato sa trarre solo quella linfa vitale che si fa certezza di grazia per il presente! Non resta attaccata al passato; ma lo valorizza e lo intreccia con un presente sempre più carico di frutti vivi..
Sia la nostalgia che la benedizione producono molti frutti.. Ma con la nostalgia i frutti sono e restano acerbi. Con la benedizione invece si fanno dolcissimi e gustosi.
I primi respingono, i secondi attraggono. Passare dalla nostalgia alla benedizione chiede un modo diverso di relazionarsi con il passato, perché sia come una tavolozza di luce, da cui attingere i colori più belli per dipingere il nostro presente, che nonostante tutto, è colmo di speranza e benedizione....