La pace è sempre attiva: infatti è scelta, lotta, impegno. Prima di tutto dalla parte dei piccoli! Perché chi guarda negli occhi dei bambini, non può non pensare che quegli occhietti sono uguali in ogni viso, pur se diversi per colore, ma unici nella sua bellezza.
Quegli occhi parlano di pace e chiedono dignità. E per milioni di piccoli, i loro occhi esprimono precise richieste: cura delle loro mamme, scuole pulite, vaccini efficaci, acqua potabile, medicine accessibili, relazioni stabili nelle loro case. Cose molto concrete e non discorsi vuoti o belle parole.
La pace a misura di piccolo! Solo partendo da loro, la pace può farsi vera. Ed allora, finalmente, si abbattano i sospetti verso i poveri, per la loro fecondità, con condanne facili e giudizi cattivi e ruvide campagne di limitazioni delle nascite.
La storia ha rovesciato quelle miopi visioni; la risorsa per tante nazioni sono proprio le nascite. "Nazioni che hanno conosciuto un rapido sviluppo proprio grazie all'elevato numero dei loro abitanti".
E così le nascite, (là dove ci sono!), si stanno rivelando una ricchezza e non un fattore di povertà! Con uno slogan chiarissimo e tagliente: "L'aborto uccide i poveri, non la povertà!".
L'inizio di un nuovo anno, tempo di Grazia, sia occasione per esercitarci in gesti concreti di pace! Buon anno!