C'è nella Bibbia un brano che non si legge quasi mai nelle celebrazioni. Una parabola della speranza, nella vita di san Paolo, uomo di speranza. E' il suo naufragio nel suo viaggio verso Roma! E' raccontato nel capitolo 27 degli Atti degli Apostoli.
Parte in catene da Cesarea, tocca Sidone, costeggia l'Asia minore, cambia nave e giunge fino a Creta. Qui, il grande dilemma: svernare oppure continuare il viaggio. Il centurione Giulio decide di proseguire.
La navigazione, dopo un breve periodo sereno, si fa subito violentissima. La nave viene sballottata, rischia di finire nelle secche della Sirte, sulla costa opposta. Mille espedienti per evitare il naufragio, ma tutto è inutile.
Come esce Paolo da questa situazione? Come potrà salvare lui e tutta la nave con il suo numeroso equipaggio? Prega per la salvezza di tutti i passeggeri e marinai. Per tutta la nave. Con le braccia alzate come Mosè sul monte. Fa suoi i pericoli di tutti. L'intera nave è nel suo cuore.
Come per noi, in questo lungo momento di prova, l'intero Paese. Tutti nel nostro cuore, davanti al tabernacolo. Specie nei giorni difficili della solitudine o del non ascolto della nostra voce. Dio è più forte. La preghiera scioglie ogni cuore e ci rasserena. Coraggio!