"Sto pensando di abortire il quarto figlio che porto nel grembo, perché non so come mantenerlo". Pur capendo questo sfogo, sono rimasto colpito dall'apprendere questa notizia televisiva: una madre che vuole sopprimere il dono che porta nel grembo. Nessuno vuole negare le difficoltà nell'allevare e mantenere un figlio; è certo però che tanti si stanno impegnando per difendere la vita!
I figli sono una grande ricchezza: l'amore e l'attenzione che ricevono dalla famiglia manifestano il credere nel futuro. La civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita. La vita è il dono più grande che Dio ci ha fatto e perciò va accolta, difesa, amata ed accompagnata.
Spesso anche noi ci lasciamo prendere dai luoghi comuni che si arrogano il diritto di stabilire quale sia il tipo di vita che debba essere vissuta. Servire la vita significa amarla quando è scomoda e dolorosa, perché una vita è sempre e comunque degna in quanto tale. Anche se avrà un esito tragico, mi ha consolato vedere la mobilitazione 'mondiale' per il piccolo Charlie.