Il cuore malato di invidia non riesce a vedere le cose belle dentro di sé ed i tesori che ciascuno custodisce, non si cimenta a svilupparli perché prigioniero della pigrizia: pertanto guarda con sospetto negli altri quello che 'crede o è convinto' gli manchi davvero.
La diceria è quel veleno sottile che uccide spesso la speranza, proprio mentre germoglia. Le cose nella diceria vengono aggravate o gonfiate, le negatività sono aggiunte, il male si diffonde. Come vincere i veleni diffusi dell'invidia e della diceria?
Prima di tutto con 'il gusto del Bello', da Dio donato nella sua creazione. Chi sa lodare e ringraziare per il bello che vede, si immunizza dall'invidia.
Poi con una 'leale stima di se stessi'. Se sei sicuro di te, non ti fa impressione il successo degli altri. Cioè gusti il bene che tu sai fare e gusti nel contempo il bene fatto dall'altro. Come un'orchestra, dove ogni strumento deve dare il meglio di sè, ma dentro lo stesso spartito. Nè ti rammarichi, se c'è la voce di un solista, forse più applaudito, perché anche il solista ha bisogno dell'orchestra. E l'orchestra lancia il solista.
Infine come cristiano, 'guardo al Volto del Cristo' e vi vedo il volto del fratello. Non mi fermo sulle cose spicciole, non do peso eccessivo alle cose storte, imparo dalla sua mitezza a conquistare al terra.