Salvo imprevisti, non ho mai capito il ritardo dei treni: si sa la distanza, si conosce la velocità, che ci vuole a fare un orario?
Più incomprensibile del ritardo dei treni è il ritardatario alla Messa della domenica. E' un cristiano convinto: la Messa è il centro della vita. Sa l'orario: è sempre lo stesso. E' domenica: c'è una ragionevole possibilità di organizzarsi.
Eppure c'è sempre il ritardatario. Al suo arrivo qualcuno gli dedica un cenno di saluto, e così ha già perso il filo delle letture. Mentre si siede la sedia si sposta creando fastidio a chi vuole seguire. Magari suona anche il cellulare...
Il ritardatario si accomoda, ma prima di ascoltare si guarda intorno e si incuriosisce: come mai la statua della Madonna è posta di fianco all'altare? La spiegazione è stata data all'inizio, ma il ritardatario era in ritardo! Più o meno verso la predica il ritardatario riesce a concentrarsi.
Una volta sono stato invitato ad assistere alla Scala ad un'Opera, e nessuno, una volta iniziata la rappresentazione è stato ammesso ad assistere: nessuno si è lamentato. E' solo per gli incontri con il Signore: il cristiano si indispettisce se qualcuno lo richiama per il ritardo o per il disturbo.