E' un camminare insieme su sentieri di speranza per la gioia di tutti. Dopo le festività natalizie, riprende il cammino ordinario, ripetitivo di sempre. Le nostre giornate sono il luogo del fare, nelle cose ordinarie, cose 'straordinarie'!
Un percorso condiviso, fatto insieme, stile di vita che ci porta a scegliere mete comuni. Gioia condivisa e lacrime asciugate. Il presbiterio mai senza la gente, mai nella Comunità uno senza l'altro.
Occorre programmare insieme, sentire insieme, aver un cuor solo ed un'anima sola. E' l'amore che rende straordinario ciò che è abitudine ed ordinarietà! Se i preti sono uniti, anche la gente è unita. L'unità e la comunione sono tutto: però mai senza l'Altro.
Stretti a Cristo che di nuovo abbiamo celebrato nel Natale, stretti l'uno all'altro è possibile vincere il male, anche un virus malefico. Così ci ha esortato papa Francesco nell'intervista che ha rilasciato. E' possibile volgere al bene ogni cosa, e fare di ogni situazione un'occasione di crescita e di maturazione.
Ed è la Trinità la fonte della comunione e della condivisione. E' da quel cuore che sgorga la forza per la comunione che vince ogni limite, fatica, invidia e vendetta! E' da quel cuore che procede lo stesso passo nell'aspettarsi reciproco che si fa attesa appassionata, misericordia per il peccato e per i limiti che ci appartengono.