Quando preghi, non solo non sei mai solo, ma porti con te il peccato ed il peso di tutto un popolo. Lo condividi, lo presenti, ne fai passo comune. Senti che l'intercessione è la prima arma della riconciliazione, per un vero chiaro cammino di fratelli.
L'intercessione infatti purifica il cuore e lo apre all'inedito di Dio! Quanto tu non riesci a fare, lo fa la preghiera di intercessione. Lascia dentro una scia di profumo e di speranza che non si spegne mai.
"O una comunità cristiana vive per l'intercessione o perisce. Non posso giudicare o odiare un fratello per il quale prego, per quanta difficoltà io possa avere ad accettare il suo modo di essere o di agire. Il suo volto, che forse mi era estraneo o mi riusciva insopportabile, nell'intercessione si trasforma nel volto del fratello per il quale Cristo è morto, nel volto del peccatore perdonato."
Così scriveva Bonhoeffer e concludeva con questo monito, attualissimo in questa settimana di preghiera per l'unità dei cristiani: "Non esiste antipatia, non esiste tensione e dissidio personale che, da parte nostra, non possa essere superato dall'intercessione... bagno di purificazione, il cui singolo ed il gruppo devono sottoporsi ogni giorno!"