Una grande domanda sempre attuale: "Da dove viene la zizzania?"
Quante volte nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie scatta questa domanda!
Hai lavorato bene, hai piantato il buon grano, hai faticato con zelo e con passione... già godi del raccolto perché vedi che tutto promette bene; la comunità è unita, la famiglia compatta, gli amici attenti e vicini...
Ma ecco che all'improvviso tutto cambia. La tempesta si avvicina, il cuore si lacera nel constatare tensioni, malignità, frammentazioni e divisioni. Quasi sempre inaspettate ed inattese. Senti veramente che un nemico ha fatto questo.
Ed allora siamo tentati di lasciare tutto, come se nulla di buono fosse stato fatto, come se nulla valesse la pena compiere... Proprio allora entra in scena la Parola di Gesù che spiega la parabola della zizzania e del buon grano.
Dio lancia un messaggio di speranza per chi è oppresso, stanco e scoraggiato. Per risalire la china, per ricominciare sempre di nuovo senza lasciarsi sommergere dalla violenza del male.
Ma anche monito per chi fa il male; infatti c'è un giudizio, una storia su cui si è valutati, niente infatti resta impunito! E lo sappiamo bene: prima o poi, il male compiuto torna a galla e sporca tutti. Anche chi crede di aver potuto nascondere il male agendo con le 'mani pulite'.