"Vergin que' belli occhi, che vider tristi la spietata stampa ne' dolci membri del tuo caro Figlio, volgi al mio dubio stato, che sconsigliato-a te viene per consiglio".
E' una strofa della canzone che il Petrarca pone a suggello del suo Canzoniere. Maria è cantata come la prima delle Vergini sapienti ed il poeta dona alla Vergine Madre il dono del consiglio che sappia guidare in mezzo alle esitazioni ed incertezze del suo 'dubio stato'.
Sappiamo che Maria , nelle Litania Lauretane è invocata come Madre del buon consiglio. Mai come ora, immersi nel dubbio, nella confusione, nel relativismo, nella ragione che fa la voce grossa, ci è necessaria la lampada del 'buon consiglio'.
Già il grande tragico Sofocle nella sua Elettra affermava che "non v'è nemico peggiore del cattivo consiglio". La malizia è facile da seminare, come l'odio e l'inganno. Ma è solo la sapienza che produce frutti di vita.
Preparandoci alla festa dell'Assunta chiediamo a Lei il dono del consiglio e del discernimento.