La preghiera è il respiro della vita. Così diceva sant'Agostino: "Il pregare consiste nel bussare alla porta di Dio e invocarlo con insistente e devoto ardore del cuore. Il dovere della preghiera si adempie meglio con i gemiti che con le parole, più con le lacrime che con i discorsi. Dio infatti pone davanti al suo cospetto tutte le nostre lacrime".
Come si vede è soprattutto questione di cuore. La preghiera allora è un affidarsi nelle braccia di Dio, poichè ti fidi di Lui. Come un bimbo in braccio a sua madre!
"Ma come si può pregare in un mondo così stressante?" Apri il tuo cuore al mattino, con un pezzetto di cielo, una poesia, un salmo, una pagina di Vangelo. Un sorriso, un gemito di amore!
Ed alla sera addormentati con il tuo diario, memoria del tuo agire, del tuo incontrare: compagno di lacrime asciugate. Nello scrivere il diario scorre la preghiera e la benedizione!
Nella 'ripresa' del cammino consueto, dopo la pausa estiva, riprendiamo l'appuntamento con la preghiera quotidiana, relazione vitale con Dio. Senza questo 'respiro', nessuno può 'vivere'..al massimo si 'vivacchia'!