La parola 'dignità' mi è cara: essa esprime tutto quello che di grande e di bello ciascuno custodisce nel cuore. Richiama la pienezza di una 'vocazione' realizzata.
Non si tratta di divenire grande a danno di un altro, né la cultura della contrapposizione che porta a meschinità, ma la gioia di diventare quello che uno già intuisce di essere!
In settimana ho piantato cento tulipani, fiori che a me piacciono molto... sono tra i primi a spuntare e fiorire dopo il freddo dell'inverno. Se tu comperi questi bulbi e li prepari per piantarli, non sei tu a decidere il colore e la qualità, nè lo può fare il commerciante che te li ha venduti.
La loro qualità ed il loro colore sono 'già dentro' il bulbo! La natura li 'ha pensati' in quel modo. Tu hai solo la gioia di vederli spuntare, crescere, fiorire secondo la loro specificità ed il loro colore innato.
Certo sono affidati alle mani abili del girdiniere che li pone in luoghi adatti alla loro crescita, miscelando acqua e sole in maniera giusta. Il miracolo lo faranno loro, i tulipani!
Tu sei solo servitore di quella 'vocazione', di tale dignità. Così è di ogni uomo, per la forza dello Spirito che dà vita. Ciascuno è chiamato a diventare quello che già è nel suo cuore, ad esprimere il suo colore e la sua unicità. Ma va aiutato e favorito perché da solo non può farcela.