Senza acqua non c'è vita, senza acqua non c'è gioia! Tutto dipende da qui, come diceva san Francesco: "Laudato sii, mi' Signore per sora acqua, la quale è molto utile et umile et preziosa et casta". Quattro aggettivi, per un canto che si fa freschezza e stupore.
Dove c'è acqua, c'è bellezza. Dono prezioso, ma anche sempre più raro e più 'costoso'. Dono da chiedere con preghiere intense. Qualcuno che si crede 'moderno', ride nel vedere la gente che prega per la pioggia. Ma i più saggi pensano: non siamo più i padroni assoluti della nostra vita.
Uno sviluppo senza misura, sfreanto e capriccioso... a misura dei ricchi e dei sazi. E mi ritorna in mente una sfida letta su una rivista missionaria: "Provate, voi italiani, a vivere con soli 20 litri di acqua al giorno, per tutte le necessità: bere, pulizia personale, lavare i panni, preparare cibi. Solo 20 litri al giorno!".
Storia tragica per quasi un miliardo e mezzo di persone che non ha accesso ad una quantità d'acqua adeguata oppure igienicamente affidabile. E' il dramma di tanti bambini che muoiono per dissenteria o per malattie non curate proprio perché manca l'acqua potabile!
Pensando a quei 20 litri al giorno, dobbiamo imporci di 'risparimiare acqua' ogni giorno: facendo rapide docce, chiudendo il rubinetto mentre ci laviamo i denti, riciclando l'acqua per i fiori sul balcone, misurandola...
I 20 litri mi assillano e mi sforzo, anche se con fatica, a farla diventare una misura di riferimento per la mia vita. I poveri ci insegnano a misurare le cose!