Ieri il Vangelo ci presentava le nozze di Cana. A Cana, Maria è fedelmente vicina a quegli sposi sfortunati, che si vedono in difficoltà per la mancanza del vino.
Lei per prima, fedele alla gente, capace di leggere dentro il cuore, si accorge ed interviene.
Non solo vede, ma opera e cambia una storia, coinvolgendo Gesù, oltre gli stessi suoi calcoli, superando i tempi misurati del suo cuore: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela" (Gv 2,5).
E' la duplice fedeltà che il Concilio Vaticano II ha insegnato alla Chiesa: fedeltà a Dio e fedeltà all'uomo; al sogno ed al segno; alla Grazia ed alla sua Incarnazione...
Così anche ciascuno di noi, che camminiamo con le ali della storia, dobbiamo essere vicini ed attenti. Dobbiamo sapere essere fedeli capendo i gemiti nascosti nel cuore dei poveri e dei semplici. Occorre saper leggere dentro, con il dono dell'intelletto, i frutti dello Spirito Santo.
Forti della fede nella Parola, attuiamo con impegno tutto quanto ci dice il Signore. Ciascuno, prete, uomo, donna, operatore pastorale sia capace 'di leggere' stando fedelmente vicino alla gente , quanto è nel cuore della gente stessa.
Impariamo a capire quando 'non c'è più vino!'. Vuoti di speranza, riempiamo il nostro cuore, spesso fragile, con la forza della Parola, in una dimensione di fede che trasforma le fragilità in forza per proseguire il cammino, ancora tribolato!