Nella Bibbia alla cintura è stato attribuito da sempre un forte significato simbolico. "Cingersi i fianchi" significa mettersi al lavoro, impegnarsi con energia in una attività, ma è anche un segno di vitalità, di potenza, di benessere, di vigilanza, di obbedienza e soprattutto di fedeltà.
"Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà". Cintura che aderisce. Al verbo 'aderire' possiamo collegare l'immagine, che ci offre Gesù nel Vangelo, del tralcio che è intimamente legato alla vite.
"Rimanete in me ed io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla". (Gv 15, 4-5).
'Aderire a Dio' significa dunque nutrirsi della stessa linfa vitale di Cristo, rimanere in Lui per essere spiritualmente fecondi. E' il profeta Geremia a dire che Dio ha legato a sé il suo popolo come una cintura ai fianchi, ma il popolo non ha ascoltato, non ha obbedito, non ha vigilato, e si è lasciato andare all'idolatria.
Dio non tace, non riesce a star fermo dinanzi all'abbandono dell'alleanza consumato dal suo popolo nel rifiuto di fiadrsi di Lui per dare fiducia ad altri dei. Dio non si arrende; è il 'suo' stile!
In questo tempo ancora tribolato, non 'lasciamoci cadere le braccia'; affidiamo le nostre preoccupazioni a Lui, gettiamo su di Lui i nostri affanni! Proveremo serenità e forza per continuare il cammino.