Di nuovo siamo in Quaresima! Non possiamo limitarci a dire: 'So già tutto...ogni anno è la stessa cosa!'
Tra l'altro è una quaresima che si apre durante una guerra tra popoli.
Occorre che in questo tempo ci sia più spazio per la Parola di Dio, meditata e fatta tesoro nel cuore e nelle nostre comunità. Nelle nostre parrocchie sia sempre meglio annunciata, con solennità, senza fretta e con la gioia sul volto. Quale compito importante e serio deve svolgere ogni lettore, chiamato a proclamare per tutti la Parola.
Ci sia poi spazio per la Preghiera, personale, continua e comunitaria, capace di reciproca intercessione, per noi e per la pace nel mondo intero.
Non può mancare l'Adorazione dell'Eucarestia; essa è tempo della gratuità davanti a Dio che sa commuovere il Suo cuore di Padre perché cambi il cuore dell'uomo. Mentre san Pietro era in carcere, senza speranza, la Comunità elevava a Dio una preghiera incessante. E quelle porte sbarrate si aprirono, i ceppi si spezzarono, il buio si illuminò di speranza.
Nulla è impossibile a Dio. Anche oggi!
Lo stile di povertà si faccia stile di sobrietà. La Quaresima, allora, con il suo forte appello al digiuno, è tempo propizio per rinnovare scelte coraggiosa, evitando spreco delle risorse, ad iniziare dall'acqua, risorsa preziosissima ma sempre più fragile e scarsa. Con determinazione ed impegno prepariamoci così alla Pasqua!