Che cosa fa Dio davanti all'infedeltà del suo popolo? Si blocca forse la sua bontà di fronte alla cattiveria dell'uomo? Si ferma o si arrende? Che fare davanti a chi ci rifiuta? Come comportarsi davanti all'ingratitudine?
Dio vede l'infedeltà di Israele: non lo stronca, non taglia le radici, ma lo pota e lo reinnesta con nuovi virgulti, quelli tratti dall'olivastro selvatico. Cioè i popoli pagani, chi non viene in chiesa, chi non ha una relazione con l'istituzione!
Il buon Samaritano di turno, lungo le strade delle nostre periferie. Dio è capace di utilizzare tutto, anche i rami di una pianta selvatica; fa di ogni frammento una pienezza. E i rami che sembrano 'secchi'? E i rami per terra?
Non restano nè secchi nè aridi; sono in 'attesa' di una fioritura. Dio infatti ha tempi più lunghi dei nostri, e sa attendere! Immagine di una Chiesa che sarà meravigliosa solo quando anche i lontani riempiranno le nostre comunità.
Lo stile educativo di Dio di fronte al no dell'uomo è pienamente normativo perché liberante e fiducioso. Egli infatti insiste, pota ma non stronca, innesta l'olivastro nella bellezza della pianta, che è la Chiesa, spazio di riconciliazione per tutti.
Tutti infatti siamo fratelli, figli dello stesso Padre, anche se talvolta facciamo fatica ad accettare questa verità.