E' la speranza che ci contraddistingue da chi vive l'esilio dalla certezza. E' la speranza che ci può condurre a scoprire, ad amare più dignitosamente l'inedito di Dio.
E' la speranza che ci consente di sfidare ogni apparenza di distruzione, di annientamento spirituale ed umanitario, poiché è solo mediante essa che possiamo conseguire realtà riscattate. La speranza non è altro che l'essenza della nostra fede e della nostra missione: è infatti 'nella speranza che saremo salvati'!
La nostra fede dinnanzi a quell'alba che torna dopo ogni notte deve ora più che mai costituire una prova, confermare e gridare insieme che questo è il 'segno' che Qualcuno c'è, che Dio è qui tra noi e per tutti noi.
L'impegno essenziale ed imminente è questo vivere al di qua della speranza, lasciando al di là la paura.
Ciò che conta in fondo non è farcela a cambiare questo mondo: basta iniziare ad avere, ad alimenatare, ad incendiare in noi, nella nostra coscienza la sete di giustizia, il desiderio ardente del bene; ed offrire tutto questo nostro anelare a Dio con cuore povero ma colmo di amore.
In questo mese di ottobre, affidiamoci a Dio attraverso l'intercessione di Maria, madre della Speranza: Gesù!