'Mia colpa..' è la prima parola della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Occorre infatti chiedere sempre il perdono per le tante lentezze storiche ed attuali di una sorta di controtestimonianza.
E poi dal riconoscimento del mio peccato lo sguardo si allarga al cuore di ciascuno per rincontrarlo. Ma quanta fatica!
E' un po' come passare il mare che un po' separa ed un po' unisce terre distanti. L'altro è così; è posto lì da Dio perchè ciascuno divenga se stesso. E ciascuno di noi è ponte per la sua crescita.
Io non posso crescere senza di te; nessuno infatti diviene senza l'incontro con l'altro. Mai senza l'altro!! Ma quanta fatica nel passare all'altro.Come quel mare, come il mar Mediterraneo, insieme unità ed insieme divisione.
"In me languisce il mio spirito, si aghiaccia il mio cuore !" diciamo nella preghiera di compieta. Eppure solo superando l'abisso del mare profondo, eccoti amico, vicino, fratello e sorella.
Anche quando tu non tendi la mano, oppure quando non trovo più quel fratello che avevo pensato. Preghiamo sempre e preghiamo ancora, perché sentiamo che quello che è impossibile presso gli uomini, è sempre possibile presso Dio!
Con un pensiero finale di un Pastore: "Non fermarti a dire al Signore Gesù quanto sono grandi i tuoi problemi, ma racconta ai tuoi problemi quanto è grande il tuo Signore!".