Sono nel mio studio e sto guardando il tableaux con le foto dei miei compagni di ordinazione: eravamo in 46. Sulla scrivania ho l'immaginetta dei prossimi candidati al sacerdozio, meno della metà!
Dopo 28 anni si sono dimezzati coloro che con genrosità si donano al Signore nel servizio del Ministero sacerdotale.
Mi vengono spontanee alcune domande: come mai? Forse il Signore non chiama più ? Forse i giovani sono meno attratti dal Signore? Forse i genitori non concepiscono un figlio prete?. Non ho una risposta esaustiva, certamente il Signore continua a chiamare al suo servizio, ma le distrazioni del mondo rendono più difficile la risposta.
Eppure nonostante le fragilità che il prete porta con sè, non solo è entusiasmante essere prete, ma dona una GIOIA profonda la sequela di Gesù per il bene dei fratelli. Io sono contento di essere prete, e sono anche contento di essere dove il Signore mi vuole, nonostante le mie fragilità e le responsabilità che mi sono affidate.
Celebrando la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, affidiamo a Dio il cammino di libertà dei nostri ragazzi, adolescenti e giovani perchè sappiano aprire il loro cuore all'appello di Gesù!