Sono stato settimana scorsa all' Abbazia di Piona. Tornando ho visto sul ciglio della strada, su rocce sporgenti suggestive candele di ghiaccio. Contemporaneamente ho notato una timida primula che faceva capolino tra foglie secche! Il freddo ed il gelo, che apparentemente sembrano bloccare tutto da una parte e la forza della vita che supera ogni difficoltà dall'altra!
Pensavo alle vicende che ci accompagnano ogni giorno: spesso avvertiamo gelo spirituale, relazioni 'bloccate' e non percepiamo il bene che silenziosamente si fa strada. Il bene infatti non fa fracasso, non cerca pulpiti o platee per manifestarsi, come invece il male e la menzogna... La timida primula mentre ci richiama il risveglio della natura ci dice che il gelo ed il freddo sono costretti a lasciare il posto al tepore che dà vita.
Forse il freddo è necessario perchè ciascuno accolga il caldo della vita. Nella fede personale la prova certamente dolorosa e difficile, diventa passaggio obbligato per gustare la gioia vera.
Candele di ghiaccio, una piccola primula, apparentemente distanti, sono due facce della stessa medaglia: quella stupenda della vita!