A voi genitori. Il cuore chiede una mano ferma e generosa; un tono di voce personalizzato e non generico, una fiducia che traspaia ben visibile sul volto!
Ai vostri figli donate itinerari e non frammenti, un progetto e non semplicemente un destino, relazioni sincere e gratuite.
Presentate un cuore grande come quello di Gesù, perché solo Lui cambia la notte vuota e da sballo in una notte con le stelle di luce e di speranza!
Propongo un appello che fece papa Benedetto XVI, una provocazione lucida ed esigente: "La vita non la si dona solo nel momento della morte o del martirio, noi dobbiamo donarla giorno per giorno. Occorre ricordare che io non possiedo la mia vita solo per m stesso.
Giorno per giorno devo imparare ad abbandonare me stesso; tenermi a disposizione per quella cosa per la quale Egli, il Signore ha bisogno di me anche se altre cose mi sembrano più belle e più importanti.
Donare la vita, non prenderla: solo così facciamo l'esperienza della libertà. La libertà da noi stessi, la vastità dell'essere. Proprio così, nell'essere utile, nell'essere una persona di cui c'è bisogno nel mondo, la nostra vita diventa importante e bella.
Solo chi dona la propria vita, la trova"