"Metterò la mia legge dentro di loro e la scriverò nel loro cuore": dinanzi alla continua violazione della legge, che attesta la perenne fragilità del nostro cuore, Dio non si arrende, ma ci viene incontro con le braccia spalancate del perdono.
Si getta al collo, bacia la nostra umanità ferita, ci dà un cuore nuovo e mette dentro di noi lo spirito nuovo, toglie dal nostro petto il cuore di pietra e ci dona un cuore di carne, nel quale potrà finalmente scrivere il nuovo comandamento dell'amore.
E' Dio dunque che muove il primo passo, che si mette in cammino sulle orme della nostra povertà smarrita, come il pastore va in cerca della pecorella perduta e non si dà pace finché non l'abbia ritrovata.
E ci offre il vestito della ritrovata dignità di figli, l'anello al dito, i calzari ai piedi, per poter correre lungo le vie della vita nello stile dell'apostolo Paolo che fu scelto dal seno materno e chiamato per grazia ad essere testimone di Cristo, oltre il limite della storia personale, al di là dello steso peccato, e nella dinamica di 'una lotta faticosa e paziente contro il male'.
Sia questo tempo 'favorevole' della quaresima, occasione per sperimentare che Dio ci viene incontro ed è Lui a compiere il primo passo... Non ci lascia soli, non ci abbandona!