Sono appena tornato da una breve vacanza in Trentino dove ho potuto immergermi nella natura ricca e meravlgliosa. Boschi profumati, prati ricchi di fiori, cielo terso e torrenti rigogliosi di acqua fresca e cristallina...
Celebrando la Messa nella meravigliosa pineta, si fa intensa la mia emozione, quando alzando il calice e pronuncio le parole immense "Benendetto sei Tu Signore, Dio dell'universo, dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane e questo vino, frutti della terra e del lavoro dell'uomo.."
Quanto sudore e quanta fatica in quel pane e in quel vino. Ma anche quanto amore in chi lo ha coltivato e lavorato. Tutto è benedizione; il lavoro è innestarsi in questo mistero d'amore, non è solo sudore, ma trasformazione della fatica in amore.
Chi oggi lavora i campi non è solo produttore di beni economici e di cibo per la vita. Oggi il contadino, ed ogni uomo, è sempre più custode del creato, guardiano della Creazione divina.
A lui ed alle sue mani, è affidato il cosmo, perché sia sempre più luogo della vita e dell'amore. Dobbiamo curare, proteggere ed amare la natura che non ci fa mancare nulla per la vita e per la bellezza, elemento necessario per vivere.
Ed amando, rispettando la natura, amiamo e rispettiamo il Creatore che fa crescere e fa sorgere ogni giorno il sole su ogni uomo!