MANI APERTE

Da don Mauro, 11 Dicembre, 2023
cento parole

Sul Calvario, le mani di Maria si aprono. Non più per un piccolo da stringere al seno, come a Natale, ma per un Figlio ucciso, straziato, schiacciato come un verme, che gli uomini hanno rifiutato. 

Perché Lei, solo Lei, ancora Lei lo sa accogliere ed amare, con quelle mani che ancora una volta, accolgono, amano, custodiscono, stringono, difendono, leniscono e depongono. 

Non nella mangiatoia come a Natale, ma in un sepolcro. Candido il lenzuolo nel presepe, tra il fieno che profuma di giardino. Candido il lino nel sepolcro, tra i profumi di nardo, dal giardino donati! 

La mangiatoia profuma di tenerezza, il sepolcro profuma di sangue. Ma sono le stesse mani ad avvolgere, stringere , amare ed offrire. 

Perché senti che Natale e Croce, in fondo, sono come ordito e trama, nel tessuto della storia della slavezza. Betlemme anticipa il Calvario, ed il Calvario completa Betlemme! 

Mai separare, ma sempre unire. In entrambe le scene infatti c'è sempre una Mamma. Perché dove c'è amore e dove c'è dolore c'è sempre una donna, c'è sempre una Madre.

C'è sempre Maria di Nazareth. Prepariamoci così ad accogliere il Signore Gesù nel prossimo ed imminente Suo Natale.