Per “essere amici dei poveri, seguendo le orme di Gesù che per primo si è fatto solidale con gli ultimi” (Papa Francesco).
C’è una struttura a Villa Raverio, una casa in cui passavano le loro giornate i bambini della scuola dell’Infanzia, che ora è stata chiusa. Dal 14 dicembre, però, i locali, un tempo pieni delle voci e delle attività dei più piccoli, riprenderanno vita e diventeranno spazi di accoglienza, amicizia, sostegno per persone e famiglie in difficoltà. Spazi grandi, luminosi di ospitalità e condivisione.
La Comunità Pastorale Santa Caterina ha, infatti, offerto l’edificio agli operatori Caritas di Besana per consentire loro di spostarsi in una sede più ampia e accogliente di quella odierna e riorganizzare i servizi offerti. I locali, però, per essere utilizzabili, andavano ristrutturati.
Di qui il progetto di riqualificazione della struttura, che ha portato alla nascita della Piccola Casa della Carità, il cui obiettivo è diventare non solo centro di distribuzione alimenti, guardaroba e sostegno economico ma un punto di accoglienza e di ritrovo, un luogo in cui chiunque ne abbia il bisogno e il desiderio possa trovare persone capaci di ascoltare e condividere.
La nuova struttura, che sarà inaugurata sabato 14 dicembre alle ore 15, offrirà anche l’opportunità di potenziare i servizi alla persona con bagni, docce, lavaggio indumenti per chi è in stato di grave marginalità.
L’obiettivo più ambizioso, in prospettiva, è la creazione, al primo piano dell’edificio, di due mini appartamenti per alloggio temporaneo di nuclei familiari in difficoltà.
L’Emporio Guardaroba (già in funzione nella sede di Calò) e la Bottega Alimentare (che sarà inaugurata a Villa Raverio), infine, avranno come scopo quello di restituire dignità alle persone, perché consentiranno loro di scegliere ciò di cui necessitano anziché ricevere passivamente un pacco preconfezionato.
Ma affinché tutto ciò sia possibile, c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Ecco perché il Progetto d’Avvento 2024 sarà finalizzato alla raccolta di fondi per coprire le spese di ristrutturazione e i costi per la gestione quotidiana del nuovo Centro. I volontari confidano come sempre nella vostra generosità.
Un grazie particolare agli studenti del Liceo Artistico del “Gandhi” che hanno studiato e proposto il logo per la Piccola Casa della Carità e ai loro insegnanti. Il logo scelto è di Belliazzi Eleonora, della classe 4S indirizzo Grafico.
Le offerte libere potranno essere lasciate nelle chiese negli appositi contenitori e nelle buste dedicate
oppure mediante bonifico sul CCB IT47M0306909606100000063700 BANCA INTESA SAN PAOLO
Fondo CARITAS – Causale: PROGETTO LA PICCOLA CASA DELLA CARITA