La carità è tutto sulla terra,
si ama Dio nella misura in cui la si pratica.
(Santa Teresa di Lisieux)
In una contemporaneità che si dichiara multietnica, globalizzata, ma che a volte fatica a concretizzare la comunione e le relazioni tra persone, ci sono delle “gocce nell’oceano” che affermano, con gesti semplici e familiari, la possibilità di stare insieme e di prendersi cura vicendevolmente l’uno dell’altro.
Domenica 13 novembre, nel pomeriggio, durante la festa di accoglienza tenutasi in oratorio a Besana, si è potuto fare esperienza di questo.
Caritas, infatti, in occasione dei dieci anni di apertura del centro a Calò, ha voluto festeggiare in modo semplice e familiare, condividendo un pomeriggio di chiacchere, ascolto, laboratori per bambini e una gustosissima merenda internazionale preparata dalle “mamme Caritas”. E’ stata, nella sua semplicità, una testimonianza molto forte di unione, cura, attenzione, ascolto e accoglienza. L’oratorio ha ospitato davvero tante famiglie supportate dal centro -e non- che hanno potuto respirare lo stile della “grande famiglia Caritas”(come ha condiviso la presidentessa). Oltre a un momento festoso, è stata occasione per gustare nel concreto che cosa significa essere "chiesa in uscita", chiesa che non si sofferma sulla nazionalità, religione, professione, grado sociale; bensì chiesa che accoglie e cammina con le persone che fanno parte del territorio (nel nostro caso quello Besanese).
Un grazie, sincero e caloroso, va sicuramente a tutti i volontari che si adoperano quotidianamente, agli animatori che si sono resi disponibili per l'animazione dei bambini e, soprattutto, a tutte le famiglie che hanno partecipato e hanno reso possibile questo "stare insieme genuino".