In occasione della Festa del Crocifisso mi hanno regalato una meravigliosa orchidea gialla. Chi me l'ha donata, sa bene quanto amo i fiori! Due splendidi rami ancora in bocciolo, che con il caldo e la giusta umidità stanno fiorendo. Il bocciolo che si apre mostra tutta la sua bellezza che teneva nascosta.
"Con l'argilla bagnata si formano i recipienti; ma è il vuoto che è in essi a consentirne la pienezza dei vasi..
C'è la parte visibile dell'utilità;ma l'essenziale rimane invisibile".
Ormai il cammino pastorale è ripreso! Al di là delle proposte, è fondamentale non perdere mai di vista il motivo di fondo del nostro 'fare pastorale'. La risposta sembra scontata: che dà senso al nostro essere è la comunione con Gesù. Quando questo è chiaro e vissuto, tutto il resto viene di conseguenza: la fatica, qualche difficoltà, i sacrifici....
Nella vita imparo ogni volta che nulla va dato per scontato, soprattutto oggi! Celebriamo comunitariamente l'Eucarestia alla domenica, spesso ne chiediamo celebrazioni in occasione di momenti straordinari e significativi: mi accorgo però che non sempre è chiaro il significato proprio e profondo della Messa.
Mi è capitato tra le mani un semplice opuscolo che racconta nove storie di vocazioni al sacerdozio di alcuni giovani. Le ho lette tutte con interesse, soffermandomi su di una in particolare. Mi ha infatti colpito il racconto di Mirko che ha individuato la chiamata di Dio nelle cose semplici della quotidianità. Dio non ama il sensazionale: Egli piuttosto cerca la ferialità ed il grigiore dei giorni!
"La solitudine mi caratterizza. Essa è fondamentalmente mancanza di comunicazione e di relazione. La solitudine è non trovare nessuno che conosca e comprenda la nostra lingua!"
Si tratta di un breve pensiero da una lettera che qualche tempo ho ricevuto da un giovane. Al di là della definizione di solitudine, mi ha provocato il legame tra solitudine e comunicazione.
Sono ritornato con Nestor e Cao in seminario a Venegono dove 28 anni fa ho concluso gli studi prima di essere ordinato prete. Sono rimasto stupito! Quanto lavoro di adeguamento ed abbellimento: certi luoghi non li ho riconosciuti immediatamente, tanto sono cambiati.