Oggi, 26 aprile 2025, è una giornata "particolare" in quanto segnata dall'ultimo saluto a papa Francesco.
Domani concludiamo i “discorsi di addio” di Gesù ai suoi, ascoltando la preghiera che egli rivolge al Padre, nella quale consegna a Lui la propria vita e la vita dei suoi discepoli (queste parole forse possono un po’ illuminare anche il senso del distacco che prendiamo da questo successore di Pietro).
Spero che la lettura del vangelo di Giovanni non sia troppo scoraggiante: l’impressione che sia “difficile” è comprensibile, ma dobbiamo ricordarci che l’intento di questo evangelista è offrire, attraverso la narrazione, una meditazione sul mistero di Dio che si è rivelato in Gesù. Il vangelo di Giovanni andrebbe riletto più volte: solo la familiarità con il suo linguaggio lo rende un po’ meno oscuro. Ma l’importante è non arrendersi.